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Il Metodo Carpenedo

Il primo, l’unico, l’inimitabile

Il Metodo Carpenedo è costantemente vittima di tentativi di imitazione. Ma riuscire a riprodurlo è impossibile perché si fonda su protocolli di lavorazione precisi e segreti, più alcuni ingredienti irripetibili che sono: conoscenza delle tradizioni locali, esperienze di vita e di viaggi, cultura delle materie prime più diverse, passione e molto istinto.

Tutto ciò consente la trasformazione del formaggio in una vera e propria emozione, l’emozione di Carpenedo.

Una lavorazione tanto complessa quanto unica che, tra gusti sorprendenti e accostamenti inediti, cambia il formaggio nella sua essenza, a partire dalla pasta: si trasforma e il suo gusto diviene sottile, elegantemente elevato dalle fragranze dosate con saggezza.
Una metamorfosi unica, irripetibile ed inimitabile.

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Il Metodo Carpenedo prevede protocolli produttivi sottostanti all’acronimo TUTA, ovvero al dosaggio segreto di Tempo, Umidità, Temperatura e Ambiente, differentemente coniugati per le diverse tipologie di formaggio.

Si parte da un ottimo prodotto, realizzato da rinomati caseifici - che rispettano ambiente e biodiversità del territorio - scelto in base alle peculiarità del prodotto con cui verrà unito e trasformato: dal vino alle vinacce, dal fieno alla birra, tutte eccellenze italiane rinomate e prestigiose.

Un processo nato durante gli esperimenti che hanno portato alla creazione del primo formaggio Carpenedo: l’Ubriaco®. Ovvero quando Antonio Carpenedo ha unito due semplici alimenti in un capolavoro enogastronomico, sulle orme di alcune tradizioni locali ancora sconosciute al mondo esterno.

Ogni formaggio è il racconto di un’emozione

Dietro a ogni prodotto di cantina c’è una storia legata alla vita, al territorio, alla grande Storia: dalle usanze di tempi ormai remoti a emozioni suscitate da esperienze, fino a vividi sentimenti d’amore.

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Profumi d'estate

Nel Giugno del ’98 nacque l’ispirazione per il Vento d’Estate®: un prodotto affinato in barrique con fieno di montagna. Al ritorno da un’escursione sul Monte Grappa di Antonio e la moglie Giuseppina, le strade tortuose non permettevano il sorpasso di un vecchio trattore con dietro agganciato un carro colmo di fieno che emanava un profumo sensazionale, pregno di odori di natura incontaminata e fiori di campo. Appena possibile Antonio superò il carro, affiancò il trattore e convinse l’incredulo contadino a vendergli un po’ di quel profumatissimo fieno che divenne l’ingrediente fondamentale per l’affinatura del Vento d’Estate®.

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L'equilibrio dell'amore

Non un sentimento qualunque, ma dal romantico, appassionato e indissolubile legame tra Antonio e la sua moglie Giuseppina, nasce il Blu ‘61®. Il connubio della pasta morbida del formaggio erborinato, affinato con vino Raboso passito e mirtilli rossi ricrea in bocca lo stesso poetico equilibrio della coppia.
Nel 2011, in occasione delle loro nozze d'oro, Antonio dedica alla moglie questo sorprendente prodotto per rendere ancora più prezioso l’indissolubile legame che li univa da 50 anni. L’anno successivo Blu ‘61® conquista la medaglia d’oro al concorso Alma Caseus e finisce sugli scaffali del prestigioso assortimento di Harrods a Londra.

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Nascondiglio color vinaccia

È da una tradizione dei contadini delle zone limitrofe del fiume Piave, che proviene da una casualità scoperta ai tempi della Prima Guerra Mondiale, nasce l’Ubriaco®.
Durante la prima grande guerra, i soldati austro-ungarici devastavano le case e i possedimenti terrieri dei locali, lasciandoli privi di provviste. In periodo di vendemmia, un contadino ebbe l’idea di nascondere le forme di formaggio sotto le vinacce in fermentazione. Fu proprio una volta estratte che si accorse di aver conferito al formaggio uno straordinario valore aggiunto tramite quel casuale passaggio: i tannini e il sapore di vino durante la fermentazione del mosto avevano raggiunto il cuore della forma e l’avevano “ubriacata”.